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PONTUS de TYARD

di Natale Addamiano - Enciclopedia Italiana (1935)
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PONTUS de TYARD (o Thiard)

Natale Addamiano

Poeta della Pléiade e gentiluomo d'illustre famiglia, nato nel 1521 nel castello di Bissy, presso Chalon-sur-Saône; fu protonotario apostolico, canonico di Mâcon e conte vescovo di Chalon. P. de T. fu egregio latinista, buon versificatore, eccellente matematico, astronomo, teologo. Come rimatore in volgare, egli è uno dei migliori poeti d'amore e dei più stimati. É. Pasquier lo poneva dopo P. de Ronsard e J. du Bellay.

Da Mâcon, dove pone la sua dimora dal 1538, egli è in assidue relazioni con i platonizzanti della scuola lionese, imita i loro versi lambiccati e spirituali, e influisce sulla nuova scuola. Nella Brigade, di cui entra a far parte nel 1553, e poi nella Pléiade, dove fu iscritto dallo stesso Ronsard, egli è appunto l'eco di Maurice Scève. La sua traduzione dei Dialoghi d'Amore di Leone Ebreo (1551) e i suoi dialoghi di filosofia platonica ebbero grande influenza mondana. Fu anche membro dell'Académie du Palais, fondata dal Baïf, alle cui sedute bisettimanali partecipò assiduamente, e maestro di scienze naturali a Enrico III. Morì nel 1605 nel suo castello di Bragny, ultimo dei poeti della Pléiade.

Opere: Les Erreurs Amoureuses (1549-1553), in onore di una fredda Pasitea; Continuation des Erreurs amoureuses (1551); Solitaire premier, ou Discours des Muses et de la Fureur poétique (1552); Solitaire second, ou Discours de la Musique (1552); Second Curieux (1557); Ponti Thyardi Bissiani ad Petrum Ronsardum de coelestibus Asterismis Poematium (1573); Nouvelles Øuvres poétiques (1573); Øuvres poétiques (1573), edizione completa, ristampata dal Marty-Laveaux nella collezione della Pléiade Françoise, Parigi 1876; Douze Fables des Fleuves et Fontaines (1585).

Bibl.: A. Jeandet, P. de T., Parigi 1860; Fr. Flamini, Du rôle de P. d. T. dans le Pétrarquisme français,in Revue de la Renaissance, 1901.

Vedi anche
Pierre de Ronsard Ronsard ‹rõsàar›, Pierre de. - Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia varietà di temi e d'accenti portò Ronsard, Pierre de a rinnovare il ... Belleau, Remy Belleau ‹beló›, Remy. - Poeta francese (Nogentle-Rotrou 1528 - Parigi 1577), appartenne al gruppo della "Pléiade" e cantò soprattutto la natura nei suoi aspetti più reconditi e graziosi. Tradusse in versi lo pseudo-Anacreonte (Les Odes d'Anacréon Téien, 1556); scrisse piccole odi (la più nota Avril); ... Peletier, Jacques Peletier ‹pelti̯é›, Jacques. - Scrittore, matematico e medico francese (Le Mans 1517 - Parigi 1582). Come segretario del vescovo di Le Mans, René du Bellay, soggiornò a Lione dove conobbe e cantò Louise Labé e strinse amicizia con Ronsard. Umanista, tradusse l'Ars poetica di Orazio (1545). Seguace e ... Dorat, Jean Dinemandi detto Dorat (o Daurat; latinizz. Auratus), Jean Dinemandi detto. - Umanista (Limoges 1508 - Parigi 1588). Scrisse fini poesie, specialmente in latino, che raccolse e pubblicò sotto il titolo di Poemata (1586). Maestro di greco di Jean-Antoine de Baïf, figlio dell'umanista Lazare, ebbe come uditore anche Ronsard, ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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