PONZA di SAN MARTINO, Gustavo, conte
Nato a Cuneo il 6 gennaio 1810, morto a Dronero il 6 settembre 1876. Laureatosi in legge, raggiunse presto il grado di capo-divisione nel Ministero degl'interni. Nell'ultimo trimestre del '48 resse con intelligenza e con energia l'intendenza di Genova. Venuti al potere i democratici, rinunziò alla carica, ma dopo Novara il ministro Pinelli lo richiamò al ministero come primo ufficiale. Nei primi d'aprile del '49 fu inviato con Carlo La Marmora a raggiungere a Tolosa l'esule Carlo Alberto per la firma dell'atto regolare d'abdicazione. Per l'intelligenza, la rettitudine e la perizia amministrativa fu intimo consigliere di Vittorio Emanuele II, che gli affidò spesso incarichi confidenziali. Fu deputato fino dalla terza legislatura; costituitosi il 4 novembre 1852 il ministero Cavour, ebbe il portafoglio dell'Interno, che conservò sino al 6 marzo 1854. Fu allora nominato senatore. Nel '59 fu commissario straordinario del re a Massa e Carrara. Nel maggio del '61 successe al principe di Carignano nella luogotenenza di Napoli; per i suoi metodi conciliativi e per l'energico riordinamento dell'amministrazione pubblica meritò le simpatie generali, ma, negatigli i rinforzi richiesti per la soluzione dello spinoso problema della sicurezza generale, dopo due mesi si dimise. Nel '64 fu oppositore accanito della Convenzione di settembre e promosse e presiedette l'Associazione permanente. L'8 settembre del '70 fu mandato da re Vittorio Emanuele II a Roma in speciale missione presso Pio IX. Consacrò gli ultimi suoi anni a cariche pubbliche; fu presidente del Consiglio provinciale di Cuneo, del R. Ricovero di mendicità e dell'Opera pia di San Paolo di Torino.
Bibl.: Unità cattolica, 10 settembre 1876; Gazzetta piemontese, 12 settembre 1876; S. Tecchio, Commemorazione in Senato, 27 dicembre 1876; biografia manoscritta della vedova Malingri di Bagnolo, nell'Archivio Ponza di San Martino, Dronero; A. Colombo, Lettere inedite di Vittorio Emanuele II, in Rassegna storica del Risorgmento, II (1934), fasc. 3°, pp. 281-292.