pop-filosofia
(pop filosofia, Pop filosofia), s. f. Con-nessione tra la filosofia e le varie manifestazioni della cultura popolare contemporanea.
• proprio ora sta per essere presentata in Italia, dopo le tendenze del pensiero debole e di quello corto, anche la «Pop filosofia». Di cosa si tratta? Di un genere applicato alle forme di vita della cultura di massa. I fautori sostengono un sapere critico che dovrebbe tornare a circolare nelle piazze. (Armando Torno, Corriere della sera, 16 marzo 2010, p. 48, Cultura) • Prolifico scrittore, napoletano, classe 1980, laureatosi alla Federico II e professore di estetica a Lecce, [Tommaso] Ariemma nel suo ultimo saggio, «Sul filo del rasoio. Estetica e filosofia del taglio», mostra come la cura del discorso è nell’eterogeneità degli studi, ovvero la pop-filosofia, un modo come un altro per dire filosofia al giorno d’oggi. Il taglio estetico in termini filosofici è la soglia che articola la relazione, in altre parole montaggio. (Paolo Bosso, Repubblica, 29 novembre 2014, Napoli, p. XVII) • Che cos’è la filosofia teoretica? Domanda imbarazzante per la nostra epoca, perché risulta obiettivamente difficile trovare ad essa una risposta chiara e condivisa, visto che attraversiamo una fase storica dove prevalgono o le cosiddette «filosofie del genitivo», sostanzialmente strumentali rispetto ad un’altra disciplina (filosofia della scienza, filosofia del linguaggio, filosofia della matematica ecc.) o il pensiero pratico e divulgativo (es. filosofia del lavoro, filosofia dell’economia, Philosophical counseling, pop filosofia ecc.). (Roberto Timossi, Avvenire, 19 agosto 2017, p. 19, Agorà).
- Composto dall’agg. ingl. pop, abbreviazione di popular ‘popolare’, e dal s. f. filosofia.
- Già attestato nella Repubblica del 12 marzo 2001, p. 32, Cultura (Franco Marcoaldi).