porfimer
Farmaco utilizzato nella laserchirurgia fototermica (sotto forma di sale sodico) per l’ablazione della displasia di alto grado nei pazienti affetti da esofago di Barrett, malattia caratterizzata da un’alterazione della mucosa nell’ultimo tratto dell’esofago a causa dei danni provocati dall’acido proveniente dallo stomaco. La terapia fotodinamica con p. viene eseguita con procedure endoscopiche associate con laser ed è un processo che si svolge in due fasi: il farmaco viene prima somministrato con iniezione endovenosa lenta e successivamente viene attivato utilizzando un laser (circa due giorni dopo); la displasia e piccole aree di tessuto normale circostanti e sottostanti vengono illuminate con luce emessa da un laser a lunghezza d’onda specifica, utilizzando un cavo di fibra ottica attraverso un endoscopio. Se necessario, i pazienti possono essere sottoposti a un secondo trattamento più breve a distanza di 2÷3 giorni. È possibile ripetere il ciclo (un’iniezione e uno o due trattamenti laser) altre due volte al massimo, con un intervallo di almeno tre mesi, a condizione di tenere conto del rischio di restringimento dell’esofago.