PORTA, Giuseppe, detto il Salviati
Pittore, nato a Castelnuovo di Garfagnana, verso il 1520, morto probabilmente a Venezia poco dopo il novembre 1573. Condotto a Roma nel 1535, fu messo a studiare con Francesco de' Rossi detto il Salviati, da cui ereditò il soprannome. Nel 1539 passò col maestro a Venezia, dove si stabilì; intorno al 1565 andò ancora a Roma e dipinse nella Sala Regia, in Vaticano. Perduti i molti e celebrati affreschi eseguiti dal P. all'esterno di alcune case e altresì i suoi dipinti nel Palazzo Ducale, restano di lui a Venezia i tre tondi di gusto veronesiano nel soffitto della Libreria Marciana e diverse tele nelle chiese, tra le quali hanno particolare valore le pale in S. Zaccaria e ai Frari. Partito da una educazione fiorentina, il P. tentò di assimilare il gusto coloristico veneto, giungendo generalmente a dei compromessi e subendo talvolta l'influsso dei grandi veneti contemporanei, che ben altrimenti avevano saputo risolvere quegli elementi toscano-romani, alla cui importazione a Venezia il P. contribuì d'altra parte assai.
Bibl.: G. Vasari, Vite, VII, Firenze 1881, p. 45 segg.; C. Ridolfi, Le maraviglie dell'arte, I, Berlino 1914, p. 240 seg.; Riv. di Venezia, 1933, p. 241: A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, vii, Milano 1934.