Porta Pia, breccia di
Apertura attraverso la quale l’esercito piemontese entrò a Roma determinando la fine dello Stato della Chiesa. Il 20 sett. 1870, il tratto di mura aureliane tra P.P. e Porta Salaria fu l’obiettivo dell’attacco principale sferrato, durante le operazioni per l’occupazione di Roma, dalle truppe italiane guidate dal generale R. Cadorna. Dopo che i primi colpi di artiglieria colpirono le mura, il papa ordinò al generale in capo delle truppe pontificie H. Kanzler di limitare la difesa al tempo necessario per affermare la protesta della Santa Sede e di aprire le trattative di resa ai primi colpi di cannone. Tuttavia Kanzler preferì rinviare le sue decisioni e le truppe pontificie si arresero a P.P. solo dopo un assalto del 40° reggimento di fanteria, nel momento in cui i reparti italiani più prossimi all’ampia breccia che nel frattempo era stata aperta nelle mura dall’artiglieria, cioè il 35° battaglione bersaglieri e il 39° e il 40° reggimento di fanteria, davano inizio all’entrata degli italiani in Roma.