portata
portata [Der. di portare "ciò che una cosa è in grado di portare"] [FTC] [MCF] P. adimensionale: la p. volumetrica (v. oltre) di una macchina, resa adimensionale: v. analisi dimensionale: II 175 Tab. 5.8. ◆ [MCC] P. di carico: capacità di carico massima di una struttura, in partic. di un dispositivo di sollevamento o di un veicolo. ◆ [MCC] [OTT] P. di lancio: nella balistica, la distanza massima alla quale un'arma può scagliare il suo proietto; da questo signif. sono derivati quelli relativi a sorgenti luminose, radar, ecc. ◆ [MCF] P. di una pompa da vuoto: lo stesso che capacità di aspirazione, cioè il volume di gas che la pompa è in grado di aspirare dal recipiente da vuotare, nell'unità di tempo, alla pressione regnante in esso: v. vuoto, tecnica del: VI 588 a. ◆ [MCF] P. di una pompa idraulica: i metri cubi (o i litri) di liquido che la pompa è in grado di spostare nell'unità di tempo. ◆ [OTT] P. di una sorgente: la distanza massima alla quale la radiazione emessa dalla sorgente (la luce del fascio di un proiettore luminoso, il suono di un altoparlante direttivo, le particelle di una sorgente radioattiva, ecc.) ha intensità misurabile o è utile per determinati fini. ◆ [MTR] P. di uno strumento di misura: il valore massimo della grandezza che lo strumento è in grado di misurare; se lo strumento è provvisto di scala graduata, è il valore massimo indicato da questa (valore di fondo scala). ◆ [ELT] P. di un radar: la massima distanza alla quale un radar è capace di rilevare oggetti: v. radar: IV 649 c. ◆ [ELT] P. di un sistema di telecomunicazione: la distanza massima alla quale il sistema è in grado di trasmettere e ricevere segnali ben intellegibili. ◆ [ELT] P.-foce: lo stesso che drain, uno degli elettrodi di un JFET (transistore a effetto di campo). ◆ [FTC] P. in massa e volumetrica (o in volume): per una macchina operatrice, la massa o, rispettiv., il volume di materia ch'essa è in grado di trattare nell'unità di tempo. ◆ [FTC] P. massima non ambigua di un radar: v. radar: IV 649 c. ◆ [OTT] P. ottica: (a) la massima distanza alla quale si riesce a vedere distintamente gli oggetti, a occhio nudo oppure con l'ausilio di un cannocchiale (anche, p. visiva); (b) la massima distanza corrispondente all'orizzonte del luogo, che certe volte è l'orizzonte razionale (per es., in sistemi di radiocomunicazione, contrapponendosi allora alla p. per diffusione troposferica e alla p. per rifrazione ionosferica) e altre volte è l'orizzonte sensibile (cioè tenendo conto di ostacoli).