portiere [plurale, nel Fiore, portier e portir]
Il vocabolo è presente una sola volta nella Commedia e quattro volte nel Fiore, nel senso proprio di " persona addetta alla vigilanza di una porta ": Pg IX 78 vidi una porta, e tre gradi di sotto / per gire ad essa... / e un portier ch'ancor non facea motto, l'angelo posto a guardia della porta di accesso al Purgatorio, il quale " significa allegoricamente lo sacerdote... portonaio de la penitenzia " (Buti, e così, in genere, gli altri interpreti). Si veda anche in Fiore XXX 3 ad ogne porta mise su' portiere; CXCIV tre portier (anche CCV 2); CCVI 9 i portir. V. anche PORTINAIO.