PORTO SAN GIORGIO (A. T., 24-25-26 bis)
GIORGIO Cittadina delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, sorta fra il Tenna e l'Ete vivo, non lungi dal luogo del romano Navale Fermano. Dopo il Mille, il povero nucleo di capanne di pescatori, il Castel S. Giorgio, venne munito nel punto più alto di una solida rocca, ancora superstite nella Rocca del comune; ebbe poi nome di Porto di Fermo. Nota stazione climatico-balneare, nel 1931 contava circa 5500 ab. Edifici notevoli sono: nel mezzo dell'abitato, la magnifica villa Bonaparte, costruita da re Girolamo, e a m. 1500 a sud della stazione il celebre santuario di S. Maria a Mare (m. 6) a 3 navate, maestosamente barocco, con qualche resto gotico. Notevole è l'attività peschereccia del piccolo porto, che ha rapporti commerciali con Trieste, Fiume, la Dalmazia e l'Ungheria per i legnami e i cavalli; le industrie comprendono: produzione di laterizî, saponi, cordami, paste alimentari, l'utilizzazione delle sanse, segherie.
Il territorio comunale, di kmq. 8,72, è costituito di ridenti colline plioceniche, protese sul mare, di piane deltali-alluvionali, quaternarie e attuali, fertilissime con quote estreme di m. 0 e m. 190; la superficie agraria è di ettari 773, intensivamente coltivata a cereali, viti, ulivi, gelsi, frutteti.
La popolazione, di ab. 4007 nel 1881, saliva a 4598 nel 1901, a 5860 nel 192i, a 6861 nel 1931 (densità 800 ab. per kmq.). Il comune ha alimentato una cospicua e proficua emigrazione nelle due Americhe.
Nel territorio del comune si svolse l'accanita battaglia, detta del Porto di Fermo o di Torre di Palma, fra le truppe repubblicane, francesi e cisalpine, e quelle del regno di Napoli (28 novembre 1798).
Porto San Giorgio, oltre ad essere stazione della litoranea adriatica, è capolinea della ferrovia a scartamento ridotto del Tenna, che sale a Fermo (km. 9) per giungere, poi, ad Amàndola (m. 551), al piede dei Sibilliní.
Bibl.: A. Emiliani, La battaglia di Porto di Fermo o di Torre di Palma (28 novembre 1798), dalle "Memorie" del gen. Tiébault, Macerata 1909 (consultare anche gli altri lavori storici dell'Emiliani); Club Alpino Italiano (sez. Picena), Guida della prov. di Ascoli Piceno, Ascoli Piceno 1889, pagg. 464 seg.; L'esposizione marchigiana, periodico illustrato, Macerata 1904-1905.