PORTO SUDAN (Port Sudan, Bender es-Sūdān; A. T., 115)
Città e porto della costa occidentale del Mar Rosso, 694 miglia per mare a S. di Suez, 308 miglia a N. di Massaua e a 799 km. di ferrovia da Khartum. Fu fondata nella località disabitata di Mersa Scec Barghut nel 1905, per sostituire il porto di Suakin, e giace su un'arida pianura coralligena disseminata di radi arbusti spinosi; il clima vi è caldissimo, umido e piuttosto malsano. Essa conta diversi edifici di stile coloniale per uffici di governo, ospedale, stazione ferroviaria, ecc.; ha anche una filiale del Gordon College di Khartum. Porto Sudan è l'unico porto notevole del Sudan Anglo-Egiziano, ed assume perciò, oltre a una considerevole importanza commerciale, un valore militare e politico di prim'ordine, disimpegnando il Sudan dall'Egitto e aprendo una via diretta verso l'India. Un'interruzione dei frangenti coralligeni che orlano la costa permette alle navi l'ingresso entro una serie di canali e di bacini naturali, il maggiore dei quali, lungo 825 m. e largo 460 m., ha una profondità minima di 11 m. Alle larghe banchine bene illuminate, percorse da un tronco ferroviario e servite da potenti gru, i piroscafi attraccano direttamente; su di esse sorgono gli edifici della dogana, i magazzini generali, i depositi di carbone. Specialmente dopo la costruzione di una diramazione ferroviaria per Kassala (1924) e per Gedaref, Porto Sudan fa una notevole concorrenza a Massaua, drenando una gran parte del commercio di quello che avrebbe dovuto essere il retroterra del porto eritreo; anche Suakin, che dista da Porto Sudan 45 km. ed è collegato alla rete ferroviaria, ha un tronco a scartamento ridotto per Tokar, regione cotoniera al confine N. dell'Eritrea. Il traffico di Porto Sudan ammontò nel 1927 a 900 navi con un tonnellaggio di 3,7 milioni di cui circa 3/4 inglese; i piroscafi italiani delle linee dell'Africa orientale vi fanno generalmente scalo. Le importazioni consistono soprattutto in cotonate, generi alimentari, cordami, metalli, ecc.; le esportazioni comprendono cotone, sesamo, dura, gomma, cera, noci di dum, senna, caffè (proveniente dall'Abissinia), pellami, ecc.