PORTO TOLLE (nome assunto con r. decreto 7 luglio 1867 in luogo di S. Niccolò; A. T., 24-25-26)
TOLLE Comune del Polesine, nella parte sud-orientale della provincia di Rovigo, a oriente dell'isola d'Ariano, limitato dal Po di Goro e dal Po della Pila e attraversato dal Po della Donzella e dal Po delle Tolle, vasto 207,01 chilometri quadrati, quinto per numero d'abitanti (dopo Rovigo Adria, Porto Viro, Lendinara). Il territorio, formato con le alluvioni portate dal canale del Taglio di Porto Viro, è stato da poco bonificato o è tuttora in corso di bonifica, tanto che un quinto della superficie è improduttivo. Prevalgono le grandi proprietà: vi sono infatti 44 aziende superiori ai 50 ha.; colture principali il riso, il frumento, e la barbabietola (grande zuccherificio). La maggior parte degli abitanti (6543 nel 1881, 10.550 nel 1921, 14.540 nel 1931) vivono in case sparse; la sede del comune è nella piccola frazione di Ca' Tiepolo, il luogo dove il 10 agosto 1849 gli Austriaci fucilarono Ciceruacchio. Notevole l'immigrazione dai comuni vicini per la mondatura del riso. La frazione di Ca' Venier (kmq. 57,7), che faceva parte del comune di Porto Tolle, è stata aggregata nel dicembre 1928 a Porto Viro; in cambio sono passati a Porto Tolle alcuni territorî dei comuni di Ariano nel Polesine e Taglio di Po (kmq. 34,2).