Porto
Città del Portogallo, situata sulla riva settentr. del Duero. Semplice villaggio prima della conquista romana, in età imperiale fu porto di qualche importanza, col nome di Portus Cale. Fu occupata dai visigoti nel 456 e da essi fatta prosperare (nel sec. 6° fu eretta a sede vescovile). Fu sottratta a una breve dominazione araba verso la metà del sec. 8° da Alfonso I, re delle Asturie, ma soffrì ancora molto per le guerre tra cristiani e musulmani, sicché nell’880 Alfonso III dovette ripopolarla. Dopo la metà del sec. 11° divenne sede di contea, che alla morte di Alfonso VI re di León (1109) acquistò l’indipendenza; più tardi Portugale (come erano chiamate sin dal sec. 9° la città e l’intera provincia) diede il nome al nuovo Stato iberico, fondato da Alfonso Henriques nel 1128. Nei secc. 13° e 14° prosperò grandemente, divenendo emporio di fama internazionale (in rapporto d’affari con la Francia e le regioni settentrionali d’Europa soprattutto) e centro fra i maggiori dell’industria armatoriale; nel frattempo, attraverso lunghe lotte contro la nobiltà e i vescovi, rafforzava l’autonomia del suo comune. P. ebbe parte in tutte le guerre nazionali: così in quella del 1580, che la vide combattere per Antonio priore di Crato contro gli invasori spagnoli e nel 1640, a fianco di Lisbona, nella guerra di liberazione; durante l’invasione napoleonica del 1807 fu occupata dagli spagnoli e in quella successiva (1809) dalle truppe francesi del maresciallo Soult. Nell’agosto 1820 la città fu teatro dei moti liberali che dettero al Portogallo la sua prima Costituzione; e dopo il colpo di Stato del principe Michele costituì contro di lui, durante un anno di ininterrotto assedio (luglio 1832-agosto 1833), il baluardo delle libertà portoghesi. Il 7 febbr. 1927 la guarnigione di P. si ribellò alla dittatura militare del generale A.Ó. de Fragoso Carmona, ma dopo 7 giorni di assedio dovette capitolare.