posa
Di uso non molto frequente, questo sostantivo ricorre nel senso proprio di " pausa ", " sosta " (spesso associata all'idea d'interruzione o sospensione di una fatica o pena), " quiete ", " riposo ": l'insegna degl'ignavi girando correva tanto ratta, / che d'ogne posa mi parea indegna, If III 54; i lussuriosi sono ' menati ' di qua, di là, di giù, di sù... / nulla speranza li conforta mai, / non che di posa, ma di minor pena, " di avere alcuna volta riposo " (Boccaccio), " cessazione, sia pur temporanea, della pena " (Sapegno: If V 45); conviene... uno prencipe avere; lo quale... li regi tegna contenti ne li termini de li regni, sì che pace intra loro sia, ne la quale si posino le cittadi, e in questa posa le vicinanze s'amino, Cv IV IV 4 (si noti l'accostamento a ‛ posarsi ').
Anche in sintagmi: Cv IV XII 19 E sì come vedemo che quello che dirittissimo vae a la cittade, e compie lo desiderio e dà posa [" si concede il riposo "] dopo la fatica, e quello che va in contrario mai nol compie e mai posa dare non può, così ne la nostra vita avviene: lo buono camminatore giugne a termine e a posa; lo erroneo mai non l'aggiugne; l'inferma cui è paragonata Firenze non può trovar posa in su le piume, " reperire quietem ", Serravalle (Pg VI 150); Pd XIV 132 il piacer de li occhi belli, / ne' quai mirando mio disio ha posa, " ogni mio desiderio s'acqueta " (Vellutello), " Si appaga tutto il mio desiderio " (Chimenz). Con valore avverbiale la locuzione ‛ senza p. ', in Pd XVI 83 come 'l volger del ciel de la luna / cuopre e discuopre i liti sanza posa, / così...: " con alternativa incessante " (Scartazzini-Vandelli).
Il termine si registra ancora, secondo la lezione del Petrocchi (ad l. e Introduzione 212-213), in Pg XXVII 81 le capre... / guardate dal pastor, che 'n su la verga / poggiato s'è e lor di posa serve, " il pastore riposa appoggiato alla verga e dona alle sue capre un po' di riposo, anzi direi: un po' del suo riposo " (Petrocchi). L'altra lezione e lor poggiato serve, accolta dalla '21, era già stata rifiutata dal Barbi con argomentazioni probanti (Nuova filologia, pp. 20-21); cfr. pure E. Moore, Contributions, pp. 425-426, e Contini, Alcuni appunti, pp. 151-152, citati in Petrocchi.