POSITRONE
. Dopo la scoperta di questa particella nella radiazione cosmica (1932), ne è stata riscontrata l'esistenza (per la prima volta da E. Curie ed F. Joliot, 1934) in alcune forme di emissione di isotopi radioattivi artificiali (radioattività β+).
Gli studî teorici di H. Bethe e di H. Heisemberg ed altri, successivi alla scoperta di Anderson, hanno inoltre condotto al chiarimento, almeno in prima approssimazione, del meccanismo relativo alla formazione di coppie, nel quadro della elettrodinamica quantistica (vedi in questa App.), mentre da diverse misure, fra cui molto precise quelle di C. T. Zahn e A. H. Spees (Physical Review, 1938), si è potuta accertare l'identità dei valori del rapporto
per gli elettroni dei due segni (con errore inferiore all'i %). Per un quadro fenomenologico delle varie forme da radioattività β+ si rinvia alla voce radioattività, in questa App., mentre, per l'interpretazione teorica del ruolo giocato da questa particella nei fenomeni nucleari, v. nucleo, in questa App.