posizione
posizióne [Der. del lat. positio -onis, dal part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Il luogo dove una cosa è posta, in relazione a punti di riferimento. (b) Il porre qualcosa, sia nel signif. concreto, sia nel signif. figurato di avanzare un'ipotesi (per es., v. oltre: Metodo della falsa p.). ◆ [ELT] [INF] P. di memoria: (a) ciascuna delle parti elementari (celle) in cui è divisa la memoria di un calcolatore elettronico e che corrisponde all'unità elementare per la registrazione e l'elaborazione dei dati; (b) l'indirizzo che identifica la cella stessa. ◆ [ASF] P. di un astro: quella corrispondente alle sue coordinate celesti; la p. apparente, osservabile, può differire da quella vera a causa della rifrazione, dell'aberrazione, ecc. ◆ [MCC] P. di un punto: è definita dalle coordinate del punto nel prescelto sistema di riferimento. ◆ [MCC] P. di un sistema: in relazione ai gradi di liberta del sistema è l'insieme dei valori assunti, per ogni configurazione, dai parametri che individuano i gradi di libertà, detti, per analogia, coordinate generalizzate. ◆ [ASF] Angolo di p. di un astro: v. oltre: Triangolo di posizione. ◆ [ASF] Astronomia di p.: la parte del-l'astronomia che s'occupa della determinazione della p. degli astri, oggi chiamata, preferibilmente, astrometria. ◆ [MCQ] Densità di probabilità di p.: il modulo al quadrato della funzione d'onda ψ, soluzione dell'equazione di Schrödinger per una data particella; tale denomin. si giustifica pensando che il prodotto di |ψ|2 per un arbitrario volumetto dV, cioè |ψ|2dV, può essere interpretato come la probabilità che la particella in questione si trovi proprio nel volumetto dV: v. Schrödinger, equazione di: V 107 d. ◆ [ALG] Geometria di p.: lo stesso che geometria proiettiva. ◆ [STF] [ALG] Metodo della falsa p.: (a) antico metodo per affrontare problemi poi risolti mediante equazioni, consistente nel dare a una grandezza incognita un valore arbitrario (falso) e quindi nel correggerlo con calcoli opportuni sino ad arrivare a un valore ritenuto sufficientemente vicino al vero; (b) attualmente, metodo d'interpolazione per giungere a una soluzione approssimata di equazioni non risolubili direttamente. ◆ [ALG] Relazioni di p.: tra punti, rette e piani, lo stesso che relazioni di appartenenza, o relazioni grafiche, quali il passaggio di rette per determinati punti, di piani per determinati punti e rette, allineamento di punti, ecc. ◆ [ASF] Triangolo di p.: per un astro, il triangolo sferico sulla volta celeste, di fondamentale importanza nell'astronomia di p., che (v. fig.) ha per vertici l'astro A, il polo celeste P sopra l'orizzonte e lo zenit Z del luogo, per lati l'arco di cerchio meridiano PZ, (π/2)-φ, pari al complemento della latitudine geografica φ del luogo, l'arco di cerchio orario dell'astro AZ, χ=(π/2)-h, pari al complemento dell'altezza h sull'orizzonte dell'astro, con χ distanza zenitale, e l'arco PA, (π/2)-δ, pari al complemento della declinazione δ dell'astro; in tale triangolo, l'angolo β con vertice nell'astro è l'angolo di p. dell'astro, mentre quelli con il vertice in P e in Z sono, rispettiv., l'angolo orario, o angolo al polo, ω, e l'azimut α. ◆ [ALG] Valore di p.: (a) quello che per una cifra si ottiene moltiplicando il valore intrinseco per quello da attribuire alla p. nel numero, quest'ultimo variabile a seconda del sistema di numerazione; per es., nel numero del sistema decimale 38.2 il valore di p. della cifra 3 è 30(=3╳10), quello di 8 è 8(=8╳1) e quello di 2 è 0.2(=2╳0.1). (b) L'anzidetto valore moltiplicativo (nell'es., 10, 1, 0.1), che dipende dalla p. della cifra nel numero. ◆ [ALG] Vettore di p.: per un generico punto P, il vettore coincidente con il segmento orientato che va da un punto di riferimento O (di norma, l'origine del sistema di riferimento) a P, il cui modulo (la lunghezza del segmento) dà la distanza di P da O e le cui componenti cartesiane sono le coordinate di P. ◆ [MCC] Vincolo di p.: lo stesso che vincolo olonomo (←).