post-globalizzazione
(post globalizzazione), s. f. e agg. Fase che segue l’espansione del processo di globalizzazione; successivo alla globalizzazione.
• Stati Uniti ed Europa hanno già perso la battaglia del Doha Round. Ora non possono permettersi il lusso di auto-infliggersi un’altra sconfitta, affondando la prima grande iniziativa davvero creativa post-globalizzazione e crisi finanziaria. Il treno non passa mai due volte. Per nessuno. (Adriana Cerretelli, Sole 24 Ore, 19 giugno 2013, p. 1, Prima pagina) • Tradizionalmente, per il Gop, solo il complesso militar-industriale può beneficiare di massicci investimenti pubblici: le suggestioni roosveltiane, simbolo delle vituperate politiche keynesiane che pure hanno salvato due volte in meno di un secolo il capitalismo americano, sono da bandire! Ma [Donald J.] Trump sa che l’annunciato ritorno al futuro della post-globalizzazione non è per domani. E che nessuna politica protezionista potrà produrre un significativo aumento dei posti di lavoro senza il volano di una spesa pubblica che rilanci contemporaneamente la crescita in tutti i settori dell’economia. (Renzo Guolo, Piccolo, 2 marzo 2017, p. 15) • l’«Economia» ha l’ambizione di continuare ad offrire idee a chi cerca riparo dalle incertezze e dalle tempeste della post globalizzazione, ma anche di contribuire alla ricerca intellettuale di chi vuole più ponti e più mulini a vento. (Giuditta Marvelli, Corriere della sera, 6 marzo 2017, Corriere Economia, p. 19).
- Derivato dal s. f. globalizzazione con l’aggiunta del prefisso post-.
- Già attestato nella Repubblica del 21 giugno 1999, Affari & Finanza, p. 6.