Con riferimento alla scienza civilistica italiana, si dice dell’indirizzo che essa seguì, nella seconda metà del 13° sec., dopo l’apparizione della Glossa di Accursio (➔), che aveva segnato la crisi del metodo prevalentemente esegetico introdotto da Irnerio e dalla sua scuola. Nel nuovo indirizzo prevalse e si accentuò una netta tendenza all’accostamento della scienza alla pratica. Vi si distinsero, in particolare, Rolandino de’ Passaggeri, Alberto Gandino e Guglielmo Durante.