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postulato

Dizionario di filosofia (2009)
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postulato


Dal lat. postulatum «ciò che è richiesto», der. di postulare «chiedere». Principio che si ammette come verità non dimostrabile per spiegare determinati fatti o per procedere alla costruzione di una teoria. Si distingue dall’«assioma», che è principio tanto evidente da non avere bisogno di dimostrazione. È termine in uso soprattutto nella matematica, mentre in fisica e nelle scienze applicate le proposizioni che hanno carattere di p. sono più comunemente ricordate con il nome di «principi».

Filosofia

Si parla in filosofia generalmente di p. come di ammissioni necessarie per la giustificazione di altre realtà o tesi, che non potrebbero comunque essere negate. Tipici, per es., i p. di cui parla Kant, tanto in sede gnoseologica quanto in sede etica. «P. del pensiero empirico» sono per lui tre: (1) possibile è tutto ciò che si accorda con le condizioni formali dell’esperienza; (2) reale è tutto ciò che è connesso con le condizioni materiali dell’esperienza; (3) necessario è tutto ciò che è connesso con la realtà secondo universali condizioni dell’esperienza. «P. della ragion pratica» sono invece per Kant le proposizioni teoriche che, in sé indimostrabili, devono pure essere ammesse perché abbia senso l’irriducibile obbligazione morale che la coscienza attesta; e cioè, da un lato, la libertà del volere, necessaria per la stessa possibilità dell’azione morale, e, dall’altro, l’esistenza di Dio e l’immortalità dell’anima, necessarie per quella suprema conciliazione della moralità con l’eudemonia, che in questo mondo non si realizza.

Matematica e logica

Euclide distinse tra assiomi (verità evidenti o nozioni comuni) e p. (enunciati che esprimono ciò che si chiede di ammettere e che riguarda l’esistenza di determinati enti geometrici). La differenziazione tra assiomi e p. è venuta meno a partire dalla fine del 20° sec. specialmente per opera di Frege, Peano, Russell e Hilbert. Ormai per assioma (➔) o p. s’intende un enunciato primitivo di una teoria.

Postulati di appartenenza (o postulati grafici)

Sono i p. della geometria che riguardano le relazioni di appartenenza dei punti, delle rette, dei piani o, più in generale, degli spazi subordinati a un iperspazio. Pertanto essi si considerano solitamente in uno spazio grafico o anche, in certi casi, in uno spazio proiettivo.

Postulato della continuità

È un p. che stabilisce in forma rigorosa il concetto intuitivo di continuità sopra una retta, cioè la possibilità di passare da un punto della retta a ogni altro di essa, spostandosi sulla retta senza incontrare lacune. Si verifica però che tale concetto intuitivo si può esprimere in modi non equivalenti tra loro, e pertanto esistono diversi tipi di continuità; i p. che esprimono il fatto essenziale di ciascuno di questi tipi sono i vari p. di continuità. Quelli più noti sono il p. di Archimede, il p. di Cantor, il p. di Dedekind. È da notare che dal p. di Dedekind seguono quello di Archimede e quello di Cantor, e che da questi due ultimi segue il primo, quando si considerino insieme, mentre da nessuno dei due, preso a sé, segue il p. di Dedekind. Esistono anche altre forme del p. della continuità, per es., i postulati di Weierstrass, di Peano, di Dedekind in senso stretto, il p. di integrità di Hilbert, e altri.

Vedi anche
David Hilbert Hilbert ‹hìlbërt›, David. - Matematico tedesco (Königsberg 1862 - Gottinga 1943). È la figura più notevole della matematica della prima metà del Novecento e forse dell'intero secolo. A Königsberg frequentò l'università con A. Hurwitz, già professore, e con H. Minkowski, suo condiscepolo. Dal 1895 al ... dimostrazione filosofia Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato. ● La nozione di dimostrazione venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una conclusione da principi primi e veri, distinta ... teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. In un sistema assiomatico moderno la distinzione fra teorema e assiomi non è però netta e assoluta in ... punto matematica Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè di una figura non scomponibile in parti e priva di dimensioni); nella geometria euclidea, la nozione, ...
Indice
  • 1 Filosofia
  • 2 Matematica e logica
  • 3 Postulati di appartenenza (o postulati grafici)
  • 4 Postulato della continuità
Altri risultati per postulato
  • congruenza, assiomi di
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    congruenza, assiomi di in geometria, lista di assiomi che caratterizzano la relazione di equivalenza nel piano detta congruenza. Essa esprime in termini più astratti il concetto di uguaglianza tra figure che, nell’impostazione euclidea classica, è definita come sovrapponibilità attraverso movimenti ...
  • preferenze, assiomi sulle
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Edoardo Boncinelli La teoria assiomatica delle preferenze L’utilizzo dell’approccio assiomatico in economia è una manifestazione del progressivo impiego, nel 20° sec., del metodo matematico alla teoria economica, nel tentativo di conferire a quest’ultima lo status di ‘scienza’. Coerentemente con l’approccio ...
  • postulato
    Enciclopedia on line
    Linguistica Forme o parole postulate Quelle forme o parole antiche, di solito contrassegnate con asterisco, che non sono documentate in alcun testo, ma di cui viene ragionevolmente supposta l’esistenza come etimi di parole moderne (per es., il lat. *rocca che, pur non ricorrendo in alcun testo latino, ...
  • postulato
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    postulato [Der. del lat. postulatum "ciò che è richiesto", dal part. pass. postulatus di postulare "chiedere"] [ALG] [FAF] Proposizione che si assume come vera quale ipotesi di una dimostrazione o di un sistema ipotetico-deduttivo senza che sia dimostrata né che sia evidente di per sé; si distingue ...
  • POSTULATO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (lat. postulatum; gr. αἴτημα) Federigo ENRIQUES Goffredo COPPOLA Guido CALOGERO Significa supposizione o domanda che si fa al principio dell'insegnamento della geometria o di altra scienza razionale, per dedurre logicamente le conseguenze che si hanno in vista. 1. Postulati e assiomi. - Aristotele ...
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Vocabolario
postulato¹
postulato1 postulato1 s. m. [dal lat. postulatum «ciò che è richiesto; richiesta», der. di postulare «postulare»]. – Proposizione che, senza essere evidente né dimostrata, si assume – o si richiede all’interlocutore di assumere – come fondamento...
postulare
postulare v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, un impiego, e sim.: tanti nobilucci...
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