POT-POURRI
Questo termine francese fu trovato in quel periodo della letteratura pianistica, che si compiacque delle cosiddette fantasie su pezzi d'opera. Infatti pot-pourri corrisponde appunto a centone formato di brani di melodrammi, mescolati talvolta ad arie popolari favorite, e legati appena da passaggi armonici senza pretesa. Fu il pianista e compositore G.B. Cramer ad applicare per primo la denominazione di pot-pourri a un proprio lavoro compilato in tale maniera. Se l'affinamento del gusto fece esulare un tal genere dalla musica per pianoforte, esso rimase abbarbicato alle trascrizioni per banda, dove è tuttora in uso.