potenziato
Dal latino scolastico, in connessione con potentia, nel senso di " atto a ricevere la forma ", si registra in Pd VII 140 L'anima d'ogne bruto e de le piante / di complession potenzïata tira / lo raggio e 'l moto de le luci sante, cioè " dotata di virtù potenziale ", " disposta a ricevere la forma ".
L'esatta interpretazione del termine sembra si possa far risalire al Lombardi, il quale, dopo essersi dichiarato insoddisfatto delle precedenti parafrasi, invero inesatte o incomplete, così chiosa: " Essendo l'anime forme non della materia prima, ma dei corpi organici, perciò - siccome le forme informanti la materia prima si tirano, si ricavano dalla di lei potenza (‛ educuntur, così gli Scolastici, ab agente de potentia materiae ') - istessamente l'anime dei bruti e delle piante debbono trarsi da un corpo non qualunque, ma la di cui complessione, temperatura, struttura, ritrovisi potenziata, dotata di potenza, d'abilità (come autorizzato dicesi chi d'autorità è fornito) a potersi per le agenti stelle esse anime tirare, trarre ".