POTIDEA (Ποτίδαια, Potidaea)
Città greca posta sull'istmo di Pallene, nella più occidentale delle tre punte della penisola Calcidica, colonia di Corinto, fondata probabilmente durante il regno di Periandro (627-585 a. C.), raggiunse ben presto grande prosperità.
Nel 479 P. resiste al lungo assedio di Artabazo; un contingente di 300 potideesi prende parte, a lato dei Greci, alla battaglia di Platea. Successivamente, P. entra a far parte della lega delio-attica, ma nel 432, in rivolta contro Atene, si allea con Perdicca II di Macedonia e coi Calcedoni. Nel 356 è conquistata da Filippo di Macedonia (Demosth., ii, 7; Liv., 44, 11; Plut., Alex., 3).
La città, mai scavata, presenta solo tratti frammentarî delle mura di cinta. Importante è la sua monetazione, in argento sino al 432 e in bronzo sino al 356: la maggior parte dei tipi presenta la raffigurazione della divinità principalmente venerata a P., il Posidone Hìppios, la cui statua ai tempi delle guerre persiane si innalzava di fronte alla città (Herod., viii, 129). Recente è il trovamento di una testa del I sec. a. C., forse appartenente alla statua di un togato.
Bibl.: D. Levi, in Enc. Ital., XXVIII, 1935, p. 123, s. v., con bibl. prec.; J. A. Alexander, The Coinage of P., in Studies D. M. Robinson, II, S. Louis 1953, p. 201 ss.; Bull. Corr. Hell., LXXXIV, 1960, p. 790; J. A. Alexander, Potidea, Its History and Remains, Atene 1963.