MØLLER, Poul Martin
Poeta e novelliere danese, nato a Uldum presso Veile, il 21 marzo 1794, morto il 13 marzo 1838 a Copenaghen. Tipico esponente del periodo di passaggio dal romanticismo al realismo; notevole per la finezza dell'umorismo e per la penetrazione psicologica. Amico di Christian Winther, si affermò dapprima con melodiose poesie, care anche oggi a ogni danese, come Torbisten og Fluen (Lo scarabeo e la mosca), Den gamle Elsker (Il vecchio innamorato), Skt. Laurentius, ecc. Prese parte alla polemica di Baggeren e Oehlenschläger, portando personalmente a Baggeren la sfida degli studenti. Nel 1828 s'imbarcò per un lungo viaggio che durò quasi due anni e che lo condusse in Cina (Optegnelser paa Rejsen til Kina, Appunti di un viaggio in Cina). E al ritorno si diede all'insegnamento, diventando nel '26 lettore e poi, nel 28, professore di filosofia all'università di Cristiania. Ma più che per il suo pensiero, empirico e asistematico, egli resta oggi vivo, oltreché per alcune liriche e per varie composizioni minori, per il romanzo En dansk students Eventyr; romanzo in gran parte autobiografico, rimasto frammentario, il quale fu il primo romanzo moderno della letteratura danese. Esso presenta scene di fresca e viva intimità nell'intuito delle anime.
Opere: Le Efterladte Skrifter (Opere postume) uscirono in 6 volumi, Copenaghen 1839-43. V. anche le edizioni scelte: Poesi og Prosa, a cura di P. Hansen, Copenaghen 1891; e soprattutto Udvalgte Skrifter. a cura di V. A. Andersen, voll. 2, Copenaghen 1895.
Bibl.: Ronning, P. M. M., Copenaghen 1893; V. A. Andersen, P. M., Copenaghen 1895.