precapitalismo
Espressione utilizzata dalla storiografia marxista per indicare genericamente le forme di produzione esistenti prima del capitalismo, poi impiegata per riferirsi a un mercato che ancora non è capitalistico, ma già presenta attività economiche extra-agricole che vanno oltre le logiche locali, con strumenti che permettono un’accumulazione di capitale e un suo uso a scopi di investimento. Strutture come il putting out system (il controllo dell’attività produttiva sparsa nelle campagne da parte di un mercante-imprenditore), le case di lavoro, le banche, le società per azioni, le assicurazioni, persino la borsa, esistevano tutte prima del capitalismo pienamente sviluppato, che si fa iniziare, convenzionalmente, con la rivoluzione industriale del 18° secolo. La caratteristica principale del p. è quella di collegare i mercati fra loro, realizzando una progressiva convergenza dei prezzi delle derrate e favorendo la standardizzazione dei metodi di produzione. Non meno importante è l’uso della partita doppia (➔), che si diffonde nell’arco di tempo databile tra il 15° e il 17° sec., e che permette il calcolo del profitto, variabile fondamentale del sistema capitalistico.