preciso
Alle domande di D., Cacciaguida, quello amor paterno, risponde per chiare parole e con preciso / latin (Pd XVII 34), cioè con un parlare " simplici non extravaganti " (Benvenuto), " logicamente netto e intelligibile " (Mattalia).
L'aggettivo si trova usato anche con valore avverbiale: sulla convenenza nel voto sì preciso di sopra si favella (V 48), " sì assolutamente " (Buti), " propriamente " (Daniello), " in termini così rigorosi e netti " (Sapegno).
Per p. come participio passato di ‛ precedere ', v. questa voce.