precoma
Condizione immediatamente precedente lo stato di coma, che può recedere oppure può evolvere in coma.
Il p. varia a seconda delle diverse patologie e dei diversi eventi che ne sono la causa, tuttavia è sempre caratterizzato da torpore, apatia, astenia. La coscienza è alterata ma non abolita, il paziente è disorientato nel tempo e nello spazio, non si esprime con chiarezza, ma risponde se chiamato ed esegue ordini elementari; risponde a stimoli dolorosi. Il p. è solitamente prevedibile (tranne nel colpo di calore e in alcuni casi di overdose), se si conosce la patologia di base del paziente. Ciò permette inoltre di mettere in atto tempestivamente misure terapeutiche, anche rianimatorie, che scongiurino non solamente l’evoluzione al coma, ma anche il decesso.
Il p. diabetico chetoacidosico si accompagna a disidratazione, tachicardia, ipotensione, shock, respiro profondo, detto di Kussmaul. Nel p. diabetico iperglicemico sono presenti, oltre ai sintomi neurologici generali, anche sintomi focali come convulsioni, disidratazione e poliuria. Il p. ipoglicemico è accompagnato da difficoltà di concentrazione, discorsi deliranti, cefalea, sonnolenza, talvolta convusioni. Il p. epatico, dovuto all’azione tossica dell’ammonio sul sistema nervoso centrale, si accompagna inizialmente a irrequietezza, rallentamento del pensiero, disorientamento e incontinenza; segue letargia, da cui il paziente può essere svegliato, ed eloquio incoerente.
Per alcolemie comprese tra 100 e 200 mg/dl, si osserva alternanza di manifestazioni euforiche, con prevalenza di agitazione psicomotoria, con altre legate alla depressione corticale, quali atassia, incoordinazione motoria, sonnolenza; quando i valori superano i 300 mg/dl l’obnubilamento può arrivare fino al p. (p. alcolico) e al coma, dovuto a profonda depressione del sistema nervoso centrale. Si associano sintomi respiratori e cardiovascolari, con ipotensione, ipotermia e poliuria; il p. alcolico può verificarsi con alcolemia inferiore a 200 mg/dl se vi è stata contemporanea assunzione di ipnotici o sedativi. Nel p. da overdose, la diminuzione della coscienza è precocemente accompagnata da depressione respiratoria.
Le caratteristiche di questo stato precomatoso dovuto a colpo di calore sono: aumento della temperatura corporea a 41 °C o più; assenza della sudorazione, quindi presenza di pelle calda, arrossata e soprattutto asciutta; convulsioni generalizzate nel 60% dei casi; cefalea, vertigini, confusione e debolezza; alterazioni cardiocircolatorie.