predella
È " la parte della briglia che va alla guancia del cavallo sopra il morso, per la quale suol pigliare il cavallo chi non cavalca, o per condurlo o per arrestarlo " (Tommaseo). È adoperato, in rima, in Pg VI 96, nel contesto metaforico dell'invettiva contro la gente di Chiesa che ha ‛ posto mano ' a la predella, si è messa alla guida politica dell'Italia (la fiera del v. 94), usurpando le funzioni dell'imperatore; sicché essa è fatta fella, è divenuta ribelle. Ma alcuni fra i più antichi commentatori (Lana, Ottimo, ripresi dal Cesari) intendevano " possessioni ", riconnettendo il termine al latino praedium.