prefetto
Nella Roma di età repubblicana col termine praefectus si indicavano quei magistrati che dal pretore urbano erano delegati alla giurisdizione sulle città situate oltre una certa distanza dall’Urbe (dette perciò praefecturae); lo sviluppo del sistema municipale li rese superflui e scomparvero nell’età augustea. Oltre al praefectus urbi (➔ ) e al praefectus praetorio (➔ ), i più prestigiosi, vi erano il praefectus Aegypti, delegato al governo dell’Egitto con ampi poteri militari, civili e giudiziari; il praefectus vigilum, che aveva ai suoi ordini le cohortes vigilum (addette alla sorveglianza e alla repressione degli incendi) e che aveva competenza giudiziaria sulle cause civili per fitti e acquedotti; il praefectus annonae, con giurisdizione civile e criminale sugli affari per l’approvvigionamento della capitale; i praefecti che gli imperatori, quando venivano eletti duoviri iure dicundo di municipi, delegavano all’esercizio delle relative funzioni. Erano infine chiamati praefecti anche alcuni ufficiali superiori nell’esercito romano.