prego (priego; preco)
Sinonimo di " preghiera ", usato con discreta frequenza, specialmente nella Commedia. La forma più comune è, secondo le edizioni da noi prese come base, ‛ priego '; ‛ prego ' si registra sei volte; ‛ preco ' solo due volte, in rima (If XXVIII 90 e Pd XX 53).
Vale fondamentalmente " richiesta umile e pressante ": Vn XLI 1 propuosi di mandare loro e di fare una cosa nuova... acciò che più onorevolemente adempiesse li loro prieghi; Cv I VIII 16 dice Seneca [cfr. Benef. II 1] che " nulla cosa più cara si compera che quella dove i prieghi si spendono ", cui va accostato, per il concetto, Pg XVII 59 quale aspetta prego e l'uopo vede, / malignamente già si mette al nego.
Si veda inoltre If XXVI 66 assai ten priego / e ripriego, che 'l priego vaglia mille, / che..., dov'è evidente la figura etimologica (cfr. pregare), come in Pg V 70 (ti priego... / che tu mi sie di tuoi prieghi cortese / in Fano, " mi usi la cortesia di pregare amici e congiunti ", Chimenz), e XXXIII 118 Per cotal priego detto mi fu: " Priega / Matelda... "; XIV 75 dimanda ne fei con prieghi mista; XVII 56 sanza prego, " senza che gli si chieda "; XXVIII 58 fece i prieghi miei esser contenti; XXX 141 a colui che l'ha qua sù condotto, / li preghi miei, piangendo, furon porti; Pd XV 7 giusti [" meritevoli d'essere secondati ", Torraca] preghi; quindi anche Vn XII 14 41, XXXII 2 (cfr., poco prima, mi pregoe), If XVI 29, Pg I 53, XXIV 114, Pd XXXI 96.
Talvolta la " preghiera ", la " richiesta " è rivolta alla divinità: If XXVIII 90 al vento di Focara / non sarà lor mestier voto né preco, " non avranno bisogno di far voti e preghiere per salvarsi dalle tempeste suscitate dal vento di Focara " (Sapegno); Pd XX 53 degno preco, " accetto a Dio ", e 110; XXII 13. In particolare, la " preghiera " elevata a Dio per affrettare la salvezza delle anime penitenti: Pg III 141 buon prieghi, " preghiere valide, efficaci, accette a Dio " (Mattalia); VI 42, XIII 147, XXIII 88.
Con singolare frequenza il termine si registra nei vv. 29-42 di Pd XXXIII: al v. 29 tutti miei prieghi, le " preghiere " indirizzate da s. Bernardo alla Vergine (così pure ai vv. 39 e 42 i devoti prieghi); al v. 32 prieghi tuoi, della Vergine a Dio.
Antonio Lanci