PREMESSA
. Il termine latino praemissa corrisponde al greco, πρότασις, e designa ciascuno dei due giudizî che è necessario "premettere" o "presupporre" per poter da essi dedurre la conclusione sillogistica (donde anche il loro nome di "proposizioni", esteso poi peraltro a ogni giudizio in generale). La premessa contenente il termine maggiore (cioè il più esteso dei tre necessarî per costituire il sillogismo) si dice "premessa maggiore", quella contenente il termine minore (cioè il meno esteso) "premessa minore". S'intende che, nel complesso della deduzione apodittica, le premesse di un sillogismo sono a loro volta conclusioni di sillogismi precedenti: escluse però le prime, necessarie perché il processo di riferimento non seguiti all'infinito e l'apodissi abbia un saldo principio, e dette quindi "premesse immediate" (προτάσεις ἄμεσοι), perché non mediate da una precedente deduzione dianoetica, ma immediatamente attinte dall'appercezione noetica dell'intelletto. Alla natura delle premesse: si riferiscono varie regole sillogistiche, quali, per es., quelle che nulla si può concludere da premesse entrambe negative o entrambe particolari (cfr. per tutto ciò: apodissi; deduzionf; sillogistica). In senso più generale, s'intende per premessa ogni verità che si presenti come condizione teorica e storica di altra verità, anche se questa non sia dedotta dalla prima secondo le norme della sillogistica classica.