prevosto
Dignità in origine militare, con attribuzioni varie nelle diverse epoche e luoghi. Ebbe particolare importanza come magistratura, soprattutto nella Francia medievale e moderna. Il p. di Parigi, magistrato, ricordato fin dal 1060, aveva l’amministrazione della città di Parigi, con autorità diretta sulle potenti corporazioni e ampio potere giudiziario, che esplicava nella sua residenza, lo Châtelet; in quanto rappresentante la persona del re, ebbe in alcuni momenti la possibilità di larghissima estensione del suo potere. Il p. dei marescialli, prima della Rivoluzione, era il capo della polizia militare; il Gran p. di Francia (o de l’Hôtel du Roi), era un ufficiale con funzioni di giudice delle cause civili e penali riguardanti le persone addette alla corte reale, e talora più largo ambito. Furono presiedute da un p. le cosiddette Corti prevostali, magistratura eccezionale già esistita sotto l’antico regime e impiegata da Napoleone I, ma soprattutto attiva durante la Restaurazione (dal 1815 al 1818) contro gli ex repubblicani e i bonapartisti. In Italia p. è soprattutto un titolo attribuito a un dignitario ecclesiastico (capo di un capitolo, parroco).