PREZZEMOLO (lat. scient. Petroselinum hortense Hoffm.; fr. persil; sp. peregil; ted. Petersilie; ingl. parsley)
Pianta bienne, e allo stato selvatico anche perenne, della famiglia ombrellifere con radice a fittone, foglie basali triangolari bipennatosette con segmenti ovali cuneiformi inciso-dentati, le superiori giallo verdastre in ombrelle composte, con poche brattee costituenti l'involucro e involucretti polifilli; frutti ovoidei con coste sottili.
Si distinguono due sottospecie o varietà e parecchie forme:
Var. α. foliosum (Alef.) Thellung (fr. persil frisée mousse) con le forme: silvestre, vulgare, heterophyllum, tenuisectum, crispum: e comprende le forme coltivate per le loro foglie;
Var. β. tuberosum (Bernh.) Thellung con le forme: breve e longum, che comprende i prezzemoli di cui si utilizza la radice tuberizzata di diversa lunghezza.
I semi germogliano in 3-4 settimane e hanno una durata di germinazione di 2-3 anni: si seminano in piena terra da aprile a settembre, e poiché la germinazione è lenta, si stimola annaffiando con acque ammoniacali. Si può cominciare a raccogliere tre mesi dopo la semina. Le piante sono sensibili al freddo, tanto che bisogna proteggerle con paglia o stuoie.
Molti parassiti vegetali attaccano il prezzemolo nelle giovani piante (Macrosporium ramulosum), nei fusti (Phoma anethi, Plasmopara nivea), nelle foglie (Septora petroselini, Cercospora apii, Bacillus petroselini); le piante sono uccise dalla Sclerotinia libertiana e le radici dalla Rhizoctonia violacea. Anche alcune larve di insetti attaccano e divorano le foglie.
Le foglie di prezzemolo si adoperano come condimento dei cibi e le grosse radici si mangiano e hanno un gradevole sapore simile a quello del sedano rapa. Sono inoltre officinali le radici, le foglie, i frutti e l'olio essenziale (Radix, folia, fructus et oleum petroselini). Il prezzemolo ha proprietà diuretiche e aperitive e la sua radice è una delle cinque radici aperitive.
L'erba contiene: 85% d'acqua; 3,66% di sostanze proteiche; 0,72% di grassi; 0,75% di zuccheri; 6,69% di sostanze estrattive non proteiche; 1,45% di cellulosa; 1,86% di ceneri; 0,058% di zolfo in combinazione organica, tracce di alcaloide, apiina, ecc. Nei frutti vi è da 2 a 6% di olio etereo principalmente fatto di apiolo, 22% di olio grasso, apiina, malato acido di potassio. Nella radice si contiene 0,05-0,08% di olio etereo, mucillagine, zucchero, apiina.