primamente
L'avverbio ha numerose occorrenze nel Convivio; una volta ricorre anche nel Fiore.
Come ‛ primieramente ' (v.), introduce il primo punto di una serie: così in Cv I VIII 7 dove, avendo D. annunciato che avrebbe esposto quattro ragioni che rendono liberale un dono, introduce la prima con un primamente cui segue Secondamente, Terziamente, Ultimamente (§§ 9, 12 e 14). In modi analoghi, al p. di I V 7 corrisponde (ai §§ 11 e 13) ancora. Cfr. anche III XIII 7 e IV XVI 8; la serialità è invece assicurata, in IV XI 6, dalla ripresa di XII 1 non solamente... ma eziandio.
In II IV 2 e in IV XXX 2 manca ogni allusione a momenti successivi, ma il significato è pur quello di " in primo luogo ".
Ha accezione temporale, e significa " per la prima volta ", in II II 1 quando quella gentile donna... parve primamente, accompagnata d'Amore, a li occhi miei; ha invece il valore morale di " soprattutto " in IV XXV 1, dove si parla delle doti fisiche e, appunto, morali, le quali la nobile anima, cioè la nobile natura, [dà e] ad esse primamente intende.
Adoperato a introdurre la notizia di un'azione compiutasi precedentemente a un'altra prima citata, il suo fondamentale senso di " in primo luogo " rasenta quello di " prima ancora ", come in Fiore IV 3 Con una chiave d'or mi fermò il core / l'Amor, quando così m'ebbe parlato; / ma primamente l'ha nett'e parato.