Primavera
Un passo della Vita Nuova (XXIV 3 lo nome di questa donna era Giovanna, salvo che per la sua bieltade, secondo che altri crede, imposto l'era nome Primavera; e così era chiamata) ha fatto pensare che Giovanna, la donna amata, fosse celata dal Cavalcanti (cfr. Fresca rosa novella 2 " piacente primavera ") sotto questo senhal.
In realtà nel passo della Vita Nuova (dove P. è citata ai paragrafi 3, 4 [due volte], 6, 9) D., come osserva il Contini (Poeti II 491 n. 2), " allude semplicemente alla... ballata [Fresca rosa novella], e per suo conto cava un significato nuovo da Primavera ", intendendolo " postumamente " prima verrà (§ 4) e rafforzando questa sua interpretazione col collegarla al primo nome suo..., però che lo suo nome Giovanna è da quello Giovanni lo quale precedette la verace luce, dicendo: ‛ Ego vox clamantis in deserto: parate viam Domini '. Beatrice-Amore (Amor mi disse: " quell'è Primavera, / e quell'ha nome Amor, sì mi somiglia ", § 9 13-14) appare preannunciata da questa donna... di famosa bieltade, alla quale D. attribuisce un legame di dipendenza gerarchica nei confronti della mirabile Beatrice (§ 3), tanto più evidenziato (e chiarito) dal parallelo Battista-Cristo.
Suggestiva e fondamentalmente accettabile appare inoltre la proposta del Contini (Poeti II 489): " Forse la Primavera come precorritrice... della Beatrice-Amore è anche una proiezione del poeta Guido, maestro superato di Dante, cacciato di nido ". V. anche CAVALCANTI, Guido; Giovanna.