primieramente (primeramente)
Si rivela, in Cv I II 1, come l'esatto equivalente di nel cominciamento, " all'inizio ": Nel cominciamento di ciascuno bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula. Per che io, che ne la presente scrittura tengo luogo di quelli, da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione, che per pane si conta nel mio corredo.
Introduce di solito il primo atto di una serie, come in Fiore CCVII 1 e L 1, dove anzi all'attacco A Malabocca vo' primieramente / che tu sì no gli mostri mal sembiante, corrisponde in LI 1 Impresso [cioè, col Parodi, " appresso "; " inoltre "] vo' che tu aggie astinenza. In Cv III XIII 1 è in corrispondenza di secondamente, mentre in Rime dubbie I 10 è coinvolto nell'opposizione a poi e ancor (Sia ringraziato Amor, che se n'accorse / primeramente; poi' la donna saggia... / e Guido ancor... / ed io ancor...).
Significa " originariamente ", " all'origine ", in Cv IV IV 9 dove, respingendo l'obiezione di chi potrebbe sostenere che l'imperatore è a capo di un'istituzione come l'Impero romano creatasi mediante l'uso della forza e non fondata quindi sulla ragione, si osserva che a ciò si può lievemente rispondere, che la elezione di questo sommo officiale convenia primieramente procedere da quello consiglio che per tutti provede, cioè Dio.
In Rime XC 19 compare unito a ‛ poi che ', creandosi così una locuzione che significa " dal momento in cui ": rivolgendosi ad Amore che con la sua luce gl'inonda il cuore, il poeta afferma che ciò avviene poi che l'anima mia fu fatta ancella / de la tua podestà primeramente.