MONACO, Principato di
(XXIII, p. 605; App. I, p. 861)
Al censimento del luglio 1990 la popolazione del Principato ammontava a 29.876 ab., corrispondenti a una densità media di oltre 15.000 ab./km2, essendo la superficie del paese di appena 195 ha. La popolazione residente si distribuisce sulle tre aree urbane di Monte Carlo, La Condamine e Monaco. Il coefficiente di accrescimento demografico si aggira sullo 0,7% annuo (media 1985-90).
La situazione economica del paese è sempre stata piuttosto florida. Mancano le stime relative al PIL e ai PIL pro capite in quanto questi dati vengono, tradizionalmente, calcolati congiuntamente ai valori della Francia, del cui territorio doganale M. fa parte. Dal punto di vista dei settori economici va segnalato come l'industria ospiti un quarto circa della forza di lavoro (oltre il 50% degli occupati sono frontalieri provenienti da Italia e Francia): prevalgono i comparti ''leggeri'', fra i quali si ricorda l'industria chimica, farmaceutica, le lavorazioni plastiche, i componenti microelettronici, il materiale elettrico, oltre ad alcune imprese nei settori ''maturi'' quali il tessile, l'abbigliamento, la produzione di carta, ecc. La dislocazione degli impianti interessa la zona del porto e quella di Fontvieille.
L'attività preminente dell'economia monegasca è però rappresentata dal terziario, all'interno del quale un ruolo di primissimo piano compete alle banche e al variegato settore finanziario. Da tempo il Principato di M., grazie allo sviluppo assunto dal proprio sistema bancario, è inserito nei circuiti della finanza internazionale che vi fa affluire considerevoli flussi di capitali. Un oculato sistema di incentivi e di facilitazioni fiscali ha, poi, moltiplicato il numero di imprese multinazionali che hanno scelto il Principato come sede legale per le proprie attività. Cospicue entrate valutarie sono assicurate dal turismo, che può contare su una struttura ricettiva di oltre 2300 stanze d'albergo. Nel 1991 hanno varcato i confini del paese oltre 200.000 visitatori. Il commercio estero di M. è compreso in quello francese, dai cui approvvigionamenti, peraltro, il Principato è largamente dipendente (per es., a M. non esiste terreno agricolo e il paese deve importare, in massima parte dalla Francia, tutte le derrate alimentari).