PRINCIPI O PRINCIPI?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• Prìncipi, con accentazione ➔sdrucciola, è il plurale del sostantivo maschile principe, che indica un titolo nobiliare, ma anche uno status di grandissima autorità, di grande prestigio e valore. Deriva dal latino principem nel significato di ‘il più grande, il più importante’
i principi di Danimarca
i principi della Chiesa (= i Cardinali)
i principi del giornalismo italiano (= le firme più importanti)
• Princìpi, con accentazione ➔piana, è il plurale del sostantivo maschile principio, che indica un concetto, un’affermazione o un enunciato alla base di una dottrina, di una scienza o di una disciplina, o anche di un ragionamento, di una convinzione. Deriva dal latino principem nel significato di ‘primo’
una teoria filosofica fondata su saldi principi
i tre principi della termodinamica
un giovane senza principi morali.
Le due forme sono omografe solo da quando, nel XX secolo, si è smesso di rendere nella grafia plurale di princìpio con la doppia i finale (principii) o con il segno î (principî).
il rispetto di quei principi che sono alla base della famiglia e della società (A. Palazzeschi, I fratelli Cuccoli)
La caccia è un gioco da ragazzi. – Da principi, – disse Pieretto, – da signori feudali (C. Pavese, La bella estate).
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