identita, principio di
Afferma che ogni cosa è uguale a sé stessa (A=A), ossia che una cosa non può essere nello stesso tempo A e non-A. In questa forma esplicita, cioè distinto dal principio di non-contraddizione, il principio di i. non è presente in Aristotele, se non come conseguenza necessaria del principio di non-contraddizione. Anche in Tommaso d’Aquino il principio di i. non viene citato come principio autonomo: è necessario – egli dice in Contra Gentiles (I, 10) – che siano notissime per sé quelle proposizioni nelle quali si predica l’identico di sé stesso, come «l’uomo è uomo», o nelle quali il predicato è incluso nella definizione del soggetto, come «l’uomo è animale». In realtà, la prima formulazione esplicita del principio di i. risale a Wolff. Nel § 55 dell’Ontologia (1729) si legge: «Poiché è impossibile che una stessa cosa insieme sia e non sia, ogni cosa, mentre è, è; cioè: se A è, è anche vero che A è. Nega infatti che A sia, mentre è; devi allora concedere che A insieme è e non è: il che contrasta con il principio di (non)contraddizione e perciò non può essere ammesso, in forza di questo principio». Kant ha ripreso il problema nella Nuova dilucidazione dei primi principi della conoscenza metafisica (1755), dove egli afferma (prop. II): «Due sono i principi assolutamente primi di tutte le verità, uno delle verità affermative cioè la proposizione ‘ciò che è, è’; l’altro delle verità negative cioè la proposizione ‘ciò che non è non è’. Ed entrambe queste proposizioni si chiamano comunemente principio di i.». Una volta «risvegliato dal sonno dogmatico», Kant limitò la portata del principio di i. facendone un semplice principio di logica formale, e spostando tutto l’onere dell’effettivo processo conoscitivo sulla logica trascendentale (la quale però non viola mai il principium identitatis et contradictionis). Per Hegel, invece, il principio di i. deve diventare principio «dell’identità e della non identità», «conservando» e « superando» nello stesso tempo la contraddizione (secondo il significato pregnante del termine Aufhebung).