pro-clandestini
(pro clandestini), agg. Favorevole ai clandestini.
• Solo che allora, gli sbarchi erano invisibili e comunicati episodicamente in pochi secondi. Ora sono enfatizzati dalle immagini, quando non dalle accuse del centrodestra sul lassismo pro-clandestini della sinistra. (Enzo Costa, Unità, 9 giugno 2007, p. 29, Commenti) • «La politica urlata segna la fine della democrazia». È un riferimento implicito ed esplicito a [Beppe] Grillo ‒ ma non soltanto ‒ quello della candidata alle europee Cécile Kyenge. [...] Davanti al volantinaggio della Lega che dice «Basta a norme pro clandestini», la candidata a Bruxelles oppone una bocciatura della politica di [Matteo] Salvini su tutta la linea: «Parlano per slogan facendo leva sulle paure delle persone, ma questo non è il modo di risolvere i problemi reali». (Michela Zanutto, Messaggero Veneto, 21 maggio 2014, p. 22) • È significativo che alle manifestazioni che si sono svolte ieri contemporaneamente a Roma, l’una a favore della famiglia naturale, l’altra a favore dell’accoglienza dei clandestini nella «Giornata mondiale del rifugiato», le istituzioni erano presenti solo alla manifestazione pro-clandestini. (Magdi Cristiano Allam, Giornale, 21 giugno 2015, p. 6, Interni).
- Derivato dal s. m. clandestino con l’aggiunta del prefisso pro-.
- Già attestato nel Corriere della sera del 16 maggio 1995, p. 14.