pro-vaccino
(pro-vaccini), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla vaccinazione obbligatoria o di massa.
• «Non è vero quello che è stato detto anche dai vertici governativi che il virus H1N1 è addirittura meno grave di quello dell’influenza stagionale. Non è più “cattivo”, ma nemmeno più blando. Così come è giusto dire che il vaccino è una protezione efficace, ma che non “copre” al cento per cento dal contagio. Invece purtroppo in Italia ci si è divisi ideologicamente, anche tra i medici, tra le fazioni pro-vaccino e quelle anti-vaccino. Risultato: una gigantesca confusione» (Fabrizio Pregliasco intervistato da Maria Novella De Luca, Repubblica, 6 novembre 2009, p. 15, Cronaca) • Il provvedimento anticipa così il principio, che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin vorrebbe applicato in tutte le scuole del Paese, secondo il quale per andare a scuola, bisogna avere il libretto vaccinale in regola. Una decisione che però non piace a tutti. Se i pro-vaccino gioiscono all’idea a preoccuparsi sono quelli che non vedono di buon occhio il preparato che viene generalmente somministrato per garantire l’immunità da una certa malattia. (B[arbara] F[ruch], Giornale d’Italia, 8 maggio 2016, p. 10, Dall’Italia) • Il ministro Beatrice Lorenzin ha parlato di «grave disinformazione». E pure il noto medico pro-vaccini Roberto Burioni, uno che ha aperto una pagina facebook apposita per combattere i dubbi virali, è il caso di dirlo, che assediano la prevenzione vaccinale, è insorto: «Il vaccino contro il papilloma virus è il primo vaccino contro il cancro che l’uomo è riuscito a inventare. Un vaccino sicuro e di una formidabile efficacia a differenza di quanto fatto affermare senza contraddittorio in televisione». (Stefania Piras, Messaggero, 19 aprile 2017, p. 9, Primo Piano).
- Derivato dal s. m. vaccino con l’aggiunta del prefisso pro-.
> antivaccinazione, antivaccini, pro vaccinazioni, provaccinista, pro-vax.