probabile
Propriamente l'aggettivo vale " che si può approvare "; in D. occorre solo due volte, nel Convivio, e qualifica un argomento che, muovendo da premesse non certe, fornisce una conclusione attendibile, in contrapposizione all'argomento apodittico che procede da premesse certe e dà luogo alla scienza.
In II XIII 12 il termine è in un contesto in cui ‛ dialettica ' designa da un lato le dottrine logiche nel loro complesso, e perciò sta per ‛ logica ', e, dall'altro, quella parte della logica che usa ‛ argomenti probabili e sofistici ', ed è la ‛ dialettica ' in senso stretto: la Dialettica è minore in suo corpo che nell'altra scienza, ché perfettamente è compilata e terminata in quello tanto testo che ne l'Arte vecchia e ne la Nuova si truova; e va più velata che nulla scienza, in quanto procede con più sofistici e probabili argomenti più che altra.
Si veda Lamberto d'Auxerre Logica (ediz. F. Alessio, Firenze 1971, 5): " quaeritur quae sit differentia inter logicam et dyalecticam. Ad hoc dicendum est quod logica secundum quod est ars et secundum quod est scientia superior est ad dyalecticam. Logica enim scientia est de omni sillogismo docens, dyalectica de sillogismo dyalectico vel apparenti dyalectico. Similiter logica ars omni sillogismo utitur, dyalectica vero dyalectico solum vel apparenti dyalectico. Unde logica traditur in omnibus libris logicae, qui sunt sex, scilicet liber Predicamentorum, liber Peryermeneias qui nunc dicuntur vetus logica [Arte vecchia], libri Priorum, Posteriorum, Thopicorum et Elenchorum, qui quatuor dicuntur nova logica [la Nuova]. Dyalectica vero traditur in libro Thopicorum et Elenchorum solum ".
Il termine p. è definito da Aristotele (Top. I 1, 100b 21-23): " Probabilia... sunt quae videntur omnibus aut plurimis aut sapientibus, et his vel omnibus vel plurimis vel maximis familiaribus et probatis "; ‛ argomento p. ' è quel sillogismo le cui premesse sono p. nel senso precisato da Aristotele: cfr. Lamberto, op. cit., p. 141: " Sillogismus dyalecticus est qui ex probabilibus est sillogizatus " (cfr. Arist. Top I 1, 100a 18 ss.). L'espressione di Cv IV XVIII 2 si procede per via probabile, vale " si procede con un sillogismo probabile, che produce opinione e non scienza assoluta ".
Bibl. - T. Deman, Probabilis, in " Revue de sciences philosophiques et théologiques " XXXII (1933) 260-290.