probiotico
Il prodotto dell’attività biologica di selezionati ceppi batterici della fermentazione lattica (per es., Lactobacillus acidophilus) e di alcuni microrganismi della normale flora batterica intestinale (del genere Bifidobacterium), ai quali è attribuito un potenziale effetto di protezione per l’organismo ospite. L’uso dei p. si è diffuso nella pratica terapeutica di molte patologie, non solo intestinali, in quanto si è dimostrata la loro azione immunostimolante ed equilibratrice anche della flora batterica delle vie genito-urinarie: si utilizzano infatti nelle infezioni recidivanti delle vie urinarie del bambino e dell’adulto, nelle vaginiti aspecifiche delle adolescenti, della donna fertile e in menopausa. Sono inoltre di ausilio nelle flogosi croniche del colon e nelle dispepsie fermentative, anche in associazione con prebiotici (➔), che ne facilitano e potenziano l’azione.