PRODIGALITÀ
. Tendenza a prodigare senza riflessione i proprî averi. Si può esser prodighi per eccesso di generosità, di ricchezza; per l'abitudine ai facili guadagni; per inesperienza di ciò che costa la conquista del denaro, per ottimismo e spensieratezza di natura morbosa. Si riscontra di regola nell'ipomania, agl'inizî della paralisi progressiva, e in genere ovunque si presenti la sindrome dell'esaltamento affettivo. Si riscontra anche in deficienti, in invertiti sessuali, in immorali costituzionali. Può essere una nota del carattere ipomaniaco. La prodigalità giustifica l'inabilitazione (v.), a norma dell'art. 339 del codice civile italiano.