biologica, produzione
biològica, produzióne locuz. sost. f. – Modello di produzione agro-zootecnica condotta secondo tecniche naturali e meccaniche volte a garantire, oltre a una resa produttiva di qualità alta, la preservazione della fertilità del suolo e della biodiversità del sistema. La produzione b. (o organica o ecologica) costituisce un sistema tendente all’autosufficienza, ossia con un ricorso minimo a fattori produttivi esterni; in essa sono privilegiati lo sfruttamento di risorse rinnovabili, l’uso di fertilizzanti e antiparassitari organici e inorganici di origine naturale, l’ottimizzazione degli avvicendamenti, la minimizzazione degli interventi che possano alterare l’equilibrio microbiologico del terreno, il riciclo dei rifiuti di origine vegetale e animale, la coltivazione e l’allevamento non intensivo di specie autoctone, con l’esclusione di sostanze chimiche di sintesi e di OGM (Organismi geneticamente modificati; v. organismi transgenici) in ogni fase della produzione. Per ridurre al minimo l’impatto ambientale e al contempo stimolare l’attività biologica dei suoli, la produzione b., ispirandosi ai modelli dell’agricoltura tradizionale preindustriale, reintroduce pratiche complesse fondate su una conoscenza accurata del sistema e dei processi coinvolti. L’Unione europea promuove l’agricoltura biologica quale modello di produzione ecocompatibile e strumento di sviluppo rurale e lo scambio di informazioni tra tutti gli stati membri, attraverso diversi organismi, come lo SCOF (Standing commitee on organic farming), e l’OFIS (Organic farming information system). Nel 2009 è entrata in vigore la nuova normativa comunitaria (CE 834/2007), che regola tutte le fasi della produzione, preparazione e distribuzione dei prodotti biologici, gli strumenti di vigilanza e controllo, l’etichettatura e la promozione del marchio biologico UE, applicabile ai prodotti che contengano per il 95% ingredienti biologici. Secondo i dati FiBL, Forschungsinstitut für biologischen Lanbau, e IFOAM, International federation of organic agriculture movements (2012), il mercato mondiale di prodotti biologici è stimato intorno ai 44,5 miliardi di euro, con in testa Stati Uniti (20 miliardi di euro), seguiti da Germania e Francia; la percentuale mondiale della superficie destinata all’agricoltura biologica sul totale della superficie agricola è attestata intorno allo 0,9% (37 milioni di ha), con un picco massimo nelle Isole Falkland (35,9%), Liechtenstein (27,3%) e Austria (19,7%). I paesi europei che registrano l’incidenza più elevata del mercato di prodotti biologici sul mercato alimentare totale risultano (al 2009) la Danimarca (7,2%), l’Austria (6%) e la Svizzera (5,2%). L’Italia, di recente sorpassata dalla Spagna nell’estensione della superficie destinata all’agricoltura biologica, per ciò che riguarda il mercato interno ha comunque registrato, tra il 2010 e il 2011, un tasso di crescita dei consumi nel settore pari all’8,9%.