produzione
. È vocabolo dotto, attestato solo nel Convivio. Con perfetta aderenza all'accezione fondamentale di ‛ producere ' (v.), indica la creazione immediata delle pure forme e della pura potenza ad opera di Dio, o l'azione delle cause seconde. Nella prima accezione il termine occorre in III XII 9: il sapere che un certo numero di angeli a malo fine doveano venire non dovea né potea Iddio da quella produzione rimuovere, distoglierlo dalla loro creazione. Per la seconda accezione, cfr. il § 10 non sarebbe da laudare la Natura se, sappiendo... che li fiori d'un'arbore in certa parte perdere si dovessero... per li vani abbandonasse la produzione de li fruttiferi, per gli sterili rinunciasse alla generazione dei fruttiferi. In IV XXI 6 si parla della produzione dell'anima umana: l'azione delle cause seconde è completata dall'intervento di Dio che crea l'intelletto possibile; vedi anche il § 10.