Programma italiano di ricerche spaziali, condotto dal Centro ricerche aerospaziali di Roma, sorto dalla cooperazione fra la scuola di ingegneria aerospaziale dell’università di Roma, l’aeronautica militare, il CNR e altri organismi tecnico-scientifici; suo scopo principale era la progettazione, la costruzione e il lancio (su orbita equatoriale) di satelliti artificiali terrestri per ricerche scientifiche e tecniche. A bordo dei satelliti venne installata la bilancia Broglio, strumento innovativo capace di misurare il piccolo spostamento relativo fra il nucleo del satellite e l’involucro esterno, collegato non rigidamente al primo, provocato dal frenamento a opera dei gas atmosferici. Come vettori furono utilizzati missili del tipo Scout, concessi dalla NASA. Furono lanciati 5 satelliti (1964, 1967, 1972, 1974, 1988).