programmazione modulare
programmazione modulare tipo di programmazione in cui si prevede l’organizzazione del programma principale in varie parti, dette moduli, sviluppate in maniera autonoma per essere poi inserite nel programma generale. Ogni modulo ha un proprio compito specifico e finalità che possono essere generalizzabili a programmi differenti e consiste in una → funzione o una → procedura create dal programmatore. Quando l’accesso al modulo diventa molto frequente e utile in contesti e programmi differenti, si preferisce strutturare il modulo come elemento di una libreria, ossia di una collezione ordinata di programmi più vasta che possa essere richiamata ogni volta che si renda necessario. All’interno del programma principale il richiamo del modulo è realizzato attraverso le apposite specifiche, ossia conoscendo il numero e il tipo di variabile da usare, il flusso dei dati attivato dal modulo e l’indirizzo (locazione) di reperimento del modulo stesso. Quando la libreria non è presente nel computer in cui il programma viene eseguito, appare un messaggio di errore in fase di installazione o di esecuzione. Il punto cruciale della programmazione modulare è l’aggiornamento della libreria: se per qualsiasi motivo anche un solo elemento di essa viene modificato, l’intera libreria deve essere aggiornata e ridistribuita a tutti gli utenti che ne fanno uso corrente. Spesso questa operazione viene fatta connettendosi alla rete Internet. La struttura a moduli, già presente nei primi linguaggi di programmazione, ha anticipato la → programmazione a oggetti, che ne rappresenta a tutt’oggi la punta più avanzata.