project manager
Dirigente che ha il compito di elaborare, programmare e gestire le fasi esecutive di uno specifico progetto, per conto di una singola azienda o di un’associazione temporanea di imprese o di un consorzio, e che è responsabile del raggiungimento e della verifica dei risultati programmati. ● L’intervento di un p. m. si rende necessario perché un progetto è per definizione qualcosa di specifico, non riconducibile a una routine aziendale o comunque all’attività continuativa, o anche saltuaria, di una stabile organizzazione. Per raggiungere l’obiettivo sono necessarie competenze diversificate, provenienti da una pluralità di organizzazioni istituzionali o aziendali. Scegliere i collaboratori, motivarli, coordinarne le attività, favorendo l’interazione ed evitando i conflitti, garantire il rispetto dei tempi programmati, tenere sotto controllo l’evoluzione dei costi, fare fronte agli imprevisti, anticipare i possibili problemi e ostacoli sono parte dei compiti del project manager. Egli deve possedere autorevolezza, carisma, chiarezza di idee, capacità di sintesi, ampiezza di visione, intuizione e doti organizzative. ● Il più noto p. m. della storia è il fisico J.R. Oppenheimer, responsabile scientifico nella fase finale della Seconda guerra mondiale (1942-45) del progetto Manhattan (➔ Manhattan, progetto di), cioè della progettazione e realizzazione della bomba atomica, sganciata, poi, sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki (R. Jungk, Gli apprendisti stregoni: storia degli scienziati atomici, 1971).