PROKLES (Προκλῆς)
2°. - Incisore monetale il cui nome compare sul rovescio di un didracma di Nasso per esteso, mentre la sigla Γ contrassegna altri conî della stessa città.
La particolarità che lo stesso nome è da Diodoro (xiv, 15, 2) attribuito al magistrato di Nasso che nel 403 determinò la caduta della città nelle mani di Dionisio, ha dato origine alla ipotesi che sulla moneta di Nasso il nome indichi il magistrato e non l'incisore o che, almeno, le due persone si identifichino. Ferma restando la seconda parte del quesito, per la quale non abbiamo elementi di giudizio, è però sicuro, grazie al confronto stilistico dei varî coni, confermato da quello con altri conî di Catana, che il nome P., o la sua sigla, stanno ad indicare sulla moneta l'incisore.
Egli ha lavorato per Nasso nel periodo 415-405 e successivamente per Catana. Nella prima città ha inciso conî del dritto e del rovescio pei didracmi e pei nominali inferiori: emidracme e litre, mentre incerta è l'attribuzione dei coni del bronzo; a Catana, invece, ha eseguito il conio del dritto di un tetradracma con testa di Apollo e quello di una litra con testa di sileno. Attraverso queste opere la sua personalità si definisce chiaramente, anche se non risulta di primo piano, specie per la scarsa plasticità del rilievo e per la concezione, delicatamente scialba, delle sue teste. Notevole è il tipo del sileno nel rovescio del didracma di Nasso, che pur conservando lo schema tradizionale lo rinnova per la diversa posizione del kàntharos e del viso visto di tre quarti.
Bibl.: R. Weil, Die Künstlerinschriften der sicilischen, Münzen, in Bel. Winckelmannsprogramm, XLIV, Belrino 1884, pp. 15-16, T. II, nn. 10-12; G. E. Rizzo, Monete greche della Sicilia, Roma 1946, Tav. XIV, nn. 16-17 (Catana), Tav. XXVIII, nn. 25, 28, 30; pp. 158-59 (Nasso) con bibl. sul problema storico; H. A. Cahn, Die Münzen der sicilischen Stadt Naxos, Basilea 1944, pp. 61 ss.; 66, 68 ss.; 72, 87 ss.