promessione (promissione)
È presente nel Convivio, nel Purgatorio e nel Paradiso, mentre del suo sinonimo ‛ promessa ' (v.) si ha, nel D. canonico, una sola occorrenza. È attestato più volte nel Fiore.
Nella sua accezione fondamentale indica l'impegno preso di fronte ad altri di fare o dare qualche cosa, ma assume sfumature semantiche diverse in concomitanza con i vari valori posseduti dal verbo ‛ promettere '. Ha il senso più consueto e immediato in Pd XXIX 123 sanza prova d'alcun testimonio, / ad ogne promession si correrebbe, dove si depreca la cieca e stolta fiducia riposta dai fedeli nelle parole di predicatori vanesi, i quali promettono indulgenze senza che le loro promesse siano convalidate da alcuna attestazione delle autorità ecclesiastiche.
A suggerire le finalità etiche e lo stesso dettato del rimprovero rivolto da Beatrice a D. nel Paradiso terrestre (Pg XXX 132 volse i passi suoi per via non vera, / imagini di ben seguendo false, / che nulla promession [promission nella '21; cfr. Petrocchi, Introduzione 432] rendono intera, che non mantengono mai interamente le loro " promesse " di felicità), ha probabilmente contribuito l'autorità di Boezio (Cons. phil. III VIII 1 " Nihil igitur dubium est quin hae ad beatitudinem viae devia quaedam sint, nec perducere quemquam eo valeant ad quod se perducturas esse promittunt "; e si veda anche III IX). Ma l'uso di p. con un valore collegabile con quello di " far sperare " che talvolta ‛ promettere ' ha, è esplicitamente confermato da Cv IV XII 5 Promettono le false traditrici, [le ricchezze]... di torre ogni sete ... questa promissione in certa quantità di loro accrescimento affermando.
Appartiene anzi all'impasto stilistico del Convivio il collegare sempre ‛ promettere ' con p. mediante la figura etimologica. Oltre che nell'esempio appena citato, questo procedimento sintattico ricorre in IV XII 4, dove p. ha lo stesso valore che nel § 5, e nei due passi nei quali verbo e sostantivo, accostandosi a un senso vicino a quello di " premettere " e di " premessa ", alludono all'impegno assunto dallo scrittore di trattare un determinato argomento: II 15 in questo proemio prima si promette di trattare lo vero, e poi di riprovare lo falso, e nel trattato si fa l'opposito... che pare non convenire a la promessione; e così VI 1.
Ha valore analogo in Pg XXVIII 138 né credo che 'l mio dir ti sia men caro, / se oltre promession [promission nella '21] teco si spazia, se si estende al di là del dubbio che io avevo promesso di chiarirti.
Nel Fiore è usato due volte a proposito delle promesse fatte da Amore ad Amante: XXXIV 8 molto m'attenne ben sua promessione; LXXXII 10 i' gli vo' tener sua promessione; e così CXCVIII 10 Amico... mi disse / ched i' facesse larga promessione.