prometeo
promèteo [Der. del lat. scient. Prometheum (1945), poi promethium (1949), dal nome del mitico Prometeo] [CHF] Elemento chimico, di simb. Pm, del gruppo delle terre rare (precis., dei lantanidi), di numero atomico 61, di cui non si conoscono isotopi stabili ma soltanto isotopi instabili, con numero di massa tra 130 e 158 (v. App. I: VI 668 a). Fu individuato spettrograficamente nel 1924 a Firenze da L. Rolla e L. Fernades, che lo chiamarono florenzio, poi anche da B.S. Hopkins nel 1926, ma queste due identificazioni destarono qualche perplessità; l'identificazione certa e definitiva avvenne, come isotopo instabile, a opera di C. Coryell e collaboratori nel 1945, tra i prodotti di fissione dell'uranio; tra i suoi vari isotopi instabili, quello con vita media maggiore (circa 18 anni) ha numero di massa 145. Il p. si comporta da elemento trivalente.
Principali proprietà del prometeo
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.185 (25 °C)
Coeff. dilat. term. lin. [K-1] (α) 11 10-6 (25 °C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 17.9 (25 °C)
Configurazione elettronica (Xe) 4f5 5d0 6s2
Energia di ionizzazione [eV] (I)5.55; (II)10.9
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 54.42
Entropia termica [J K-1 mol-1] 186.9 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] (α) 7.26 (25 °C)
(β) 6.99 (865 °C)
Resistività elettr. [10-8 Ω m] (α) 75 (25 °C)
Struttura cristallina (298 K) (α) doppio esag. comp.
(1138 K) (β) cubica corpo centr.
(par. reticolari in Å) α (a=3.65; c=11.65)
β (a=4.1)
Temperatura di ebollizione [K] 3273
Temperatura di fusione [K] 1315
Temperatura di transizione [K](α ↔β) 890